SALVATORE MONCADA DENUNCIA UN GRAVE FATTO DI IMPORTANZA PRIMARIA PER I 3800 PESCATORI SICILIANI CHE SI VEDONO USURPARE DELLE QUOTE TONNO DATE SOLAMENTE AI POCHI E FORSE AGLI STESSI………………
SALVATORE MONCADA DIRIGENTE NAZIONALE DIPARTIMENTALE PER LE POLITICHE DEL MARE DI RINNOVAMENTO PER L’ITALIA
3.800 pescatori siciliani lasciati a marcire nelle loro banchine , beffati un’altra volta dalle quote tonno, che non potranno pescare, mentre il nostro mare pullula di tonni che stanno divorando tutto il pesce azzurro del nostro mare, favorendo invece la pesca sportiva. Si determina un paradosso.
Mi auguro che possano rivedersi tali criteri tenendo conto che lo stesso parlamento europeo ha approvato una risoluzione dove invitava a ripartire il 20 per cento delle quote tonno nazionali tenendo conto anche della pesca artigianale”. così facendo si favorisce il bracconaggio della piccola pesca sportiva, mentre se un peschereccio autorizzato alla pesca artigianale viene beccato con un tonno anche se pescato occasionalmente rischia una multa da 8 mila euro e la decurtazione dei punti dalla patente nautica.
Noi di rinnovamento per l’italia
chiederemo che vengano riviste le quote per una ecqua ripartizione, ovviamente non tenendo conto della ripartizione delle quote tonno fatta nel 2000 dall’Unione europea. I pescatori siciliani, per pagare meno tasse, dichiararono di aver pescato meno tonno rispetto alle quantità reali
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UFFICIO STAMPA RINNOVAMENTO PER L’ITALIA