04 dicembre 2016 Referendum Costituzionale vince il NO con circa 20 punti percentuali di scarto, una batosta per Matteo Renzi che suona come un kNOckout, un montante al mento messo a segno, da tutti i Partiti di opposizione, da quella sinistra che si è opposta alla Riforma costituzionale e dai numerosissimi comitati del NO che hanno goduto del supporto palese dei cittadini italiani che con grande affluenza alle Urne hanno decretato la stratosferica vittoria del NO. Rinnovamento per l’Italia con la Presidente Paola Graziella Vallelunga ed il Segretario nazionale Francesco Maurizio Mulino erano in prima linea smascherando le bugie di una presunta riforma che non faceva il bene del Paese ma che lo avrebbe catapultato in un Regime monopartitico sotterrando la democrazia della Repubblica. Ora tocca al Presidente Mattarella presentare agli italiani una soluzione, ma nutriamo dubbi circa il fatto che il fattore predominante delle possibili soluzioni che proporrà il Presidente della Repubblica, siano nel concreto dettate dalla volontà di fare il meglio per l’Italia piuttosto che ciò che conviene a quella parte politica a lui vicina.
La Presidente Vallelunga ed il Segretario Mulino così rispondono alle seguenti domande:
A seguito del risultato clamoroso del Referendum costituzionale come commentate la vittoria del NO?
Vallelunga: Renzi a casa a mezzanotte.. ci ha fatto anticipare il brindisi di “Capodanno” la Costituzione è salva!
Mulino: Una batosta cercata e trovata da Renzi e dal suo Partito, almeno quella parte che lo sostiene, il Popolo ha sancito il grande valore della ns Costituzione, non si può cambiarla con cotanta semplicità, senza la necessaria condivisione tra le forze politiche, senza che il Popolo abbia la certezza su cosa si va a cambiare.
La Cancelliera Merkel si dice dispiaciuta per Renzi?
Vallelunga: Qualcuno le dica che siamo italiani non Tedeschi, Lei è dispiaciuta… noi… NO!
Mulino: Chiaramente la Merkel è vicina al suo collaboratore, ma gli italiani sono “vicini” all’Italia.
Renzi a fatto bene a dimettersi?
Vallelunga: Atto doveroso.
Mulino: Unico atto possibile, da un lato mantiene quanto già promesso, dall’altro rimette in mano al Presidente della Repubblica il peso delle decisioni post Referendum. Ma mi lasci dire che Renzi non può minimizzare, non gli è concesso, non ha perso Renzi ma il PD quanto meno quella parte di PD che lo ha sostenuto, un simile plebiscito non è imputabile ad un solo uomo, ma ad un Governo mal “ACCOZZATO” ed a quella parte politica che lo ha sostenuto.
Cosa farà il Presidente Mattarella?
Vallelunga: Credo che prenderà tempo, io vorrei ci mandasse subito al voto rispettando la volontà del Popolo che non vuole questo Governo.
Mulino: Il risultato è chiaro, come l’America a votato Trump, l’Inghilterra si è espressa con la Brexit anche l’Italia chiede maggior autonomia dello Stato rispetto l’Europa, Un Governo misto come quello di Renzi va in una direzione opposta alla volontà popolare e questo mi sembra lapalissiano, pertanto mi aspetto che il Presidente figura Istituzionale qual è non accampi più vie imponendo un ulteriore Governo non votato.
Quali scelte farà ora Rinnovamento per l’Italia?
Vallelunga: su due piedi non posso rispondere a questa domanda, ci riuniremo dopo le decisioni ufficiali del Presidente Mattarella e valuteremo con molta attenzione.
Mulino: Si aprono diversi scenari, valuteremo ma sempre nel rispetto di ciò che contraddistingue Rinnovamento per l’Italia, la LEALTA’ verso il Popolo.