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CONCORSO POLIZIA DI STATO PER VICE ISPETTORI, GOVERNO DISCRIMINA ANCORA GLI OVER 30, RINNOVAMENTO PER L’ITALIA NON MOLLA , LEGGE COMUNITARIA INUTILE.
Indetto il concorso in polizia di stato per vice ispettori, ma nonostante il governo dichiara più volte la bontà dell’europa non perde occasione per contraddirsi anche in aperta violazione delle norme per le pari opportunità, molte le polemiche sul concorso appena pubblicato per il ruolo di 320 ispettori della polizia di stato, forse era meglio dar la possibilità ad avanzare a vice ispettore personale che attende da anni l’avanzamento e assumere più agenti di polizia, ma alla faccia della meritocrazia e delle pari opportunità il concorso è bello che pronto. Questo il testo della richiesta fatta da Rinnovamento per l’Italia a vari organi di governo promossa da Madia coordinatore nazionale del dipartimento difesa e sicurezza di rpi e sottoscritta dalla presidente Graziella Vallelunga, dal segretario nazionale Francesco Mulino, e da Ennio Pietrangeli coordinatore del dipartimento per le politiche delle organizzazioni sindacali e del lavoro:

Milano 22 Dicembre 2015

“PROTOCOLLO: DIFSIC231215-01-OU

A: Ministero dell’Interno
Piazza del Viminale, 1
Roma, Lazio 00184
Dipartimento della Pubblica sicurezza
Direzione centrale della Polizia criminale.
Osservatorio per la sicurezza
contro gli atti discriminatori
OSCAD
Email: oscad@dcpc.interno.it

A: Ministero dell’Interno
Dipartimento pubblica sicurezza
Segreteria Generale
Pec: segrdipartimento.ps@pecps.interno.it

A: Ministro dell’Interno Angelino Alfano
Pec: gabinetto.ministro@pec.interno.it

A: Presidente del consiglio Matteo Renzi
Palazzo Chigi
Piazza Colonna 370
00187 Roma – Italia
Pec: presidente@pec.governo.it

A: Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Presidenza della Repubblica
Palazzo del Quirinale
00187 Roma – Piazza del Quirinale
Pec: protocollo.centrale@pec.quirinale.it
P.C.: Agenzie di stampa
OGGETTO: Richiesta di intervento per rettifica limiti di età concorso per 320 allievi vice ispettori della polizia di stato pubblicato a dicembre 2015 nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 4^ Serie speciale “Concorsi ed esami” e successivi concorsi.
Illustrissime autorità in intestazione,

in riferimento al recente concorso indetto per 320 allievi vice ispettori della polizia di stato, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 4^ Serie speciale “ Concorsi ed esami “ , premesso che in data 24 Ottobre 2014 aveva rappresentato al ministero dell’interno la discriminazione posta in essere nei limiti di età presenti nei bandi di concorso per l’accesso alle forze di polizia militari e civili e forze dell’ordine, rappresentando quanto espressamente dichiarato dalla direttiva europea 2000/43/CE con lo scopo di favorire la partecipazione di tutte le persone alla società democratica, attraverso azioni che rendano effettivo il principio della parità di trattamento nell’ambito dell’attività lavorativa dipendente o autonoma, come anche in altri ambiti.
Premesso che con la sentenza della Corte di Giustizia UE, in data 13.11.2014 n° C-416/13, viene stabilito nel territorio Comunitario la discriminante riguardante i limite anagrafici e che secondo la suddetta “nulla dimostra che un candidato con età superiore ai 30 anni non sia in grado di svolgere il lavoro previsto; che il Comma 1 dell’Art. 10 della Convenzione Europea stabilisce che “Gli atti Comunitari prevalgono su quelli degli Stati membri, sia per quelli preesistenti all’approvazione della norma comunitaria che per quelli emanati successivamente”, che i limiti massimi d’età vanno in contrasto con i principi sanciti dalla nostra Costituzione italiana negli Artt. 2, 3, 4 e con le Sentenze del Consiglio di Stato n. 4332 – 4331 e 4330/2015, del 15 Settembre 2015 si dichiara in particolare che “verrebbero lesi i diritti dei soggetti che non possano partecipare ad un concorso indetto in un determinato anno, per via dell’età anagrafica inferiore al limite minimo prefissato, e, a causa dell’obbligato scorrimento delle graduatorie, non potrebbero partecipare nemmeno ad un eventuale successivo concorso, indetto a distanza di diversi anni per la medesima qualifica professionale, stante il superamento dei limiti di età prescritti dall’ordinamento”.
Lo scrivente partito politico da tempo si adopera in contrapposizione a queste norme lesive nei diritti dei cittadini e quale portatore di interessi diffusi resta basito nel vedere che un governo che si dichiara di sinistra come il PD, supportato dal suo alleato NCD ancora oggi emana altri concorsi discriminanti verso i cittadini, un azione che sotto il profilo politico è così lontana da qualsiasi idea di politica sociale e di attenzione di quella parte di cittadini italiani che ancora attende di vedere la forte presenza dello stato. Per tali motivazioni, siamo a chiedere l’immediata modifica del bando per il concorso in oggetto con la modifica del limite di età anche per i successivi concorsi.

Attendendo un imminente risposta alla nostra richiesta dimostriamo da subito eventuali intenzioni ad adire a vie legali qualora non avessimo positivo riscontro in tutela degli interessi diffusi e delle famiglie italiane da sempre pilastro fondamentale della nostra repubblica .

Conclude Madia, laddove non troveremo le risposte cercare, ci attiveremo per verificare altri azioni da portare avanti per garantire pari opportunità a tutti i cittadini, non è possibile tagliare fuori dal mondo del lavoro gli over 30, sopratutto considerando il lungo percorso di studio che in italia hanno alcune facoltà universitarie.

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